Paolo Elia
Gen. Paolo Elia

Ho incontrato Paolo il 3 gennaio 1963, quando tenente di prima nomina, assegnato al 3° Gruppo del 5° Rgt. a. camp., sono arrivato a Gradisca d'Isonzo.

Era sera e l'Anziano Tenente Paolo mi accolse e mi ospitò provvisoriamente nella sua stanza presso gli alloggi Uffi­ciali della caserma.

L'ospitalità temporanea rimase permanente per i due anni che trascorsi al Gruppo.

Paolo, però, non mi offrì solo fraterna ospitalità e sincera amicizia ma anche forti dosi di caffè preparati con moka express, da quattro tazze o forse sei, e fornellino a gas da campo ogni qualvolta ci si doveva svegliare partire, prima dell'alba, per allarmi, esercitazioni, campi esti­vi ed invernali.

Paolo possedeva una potente radio che ci «allietava» le serate e di cui ho ancora nelle orecchie il ronzio quando la notte, terminate le trasmissioni, rimaneva accesa senza parole e musica (non era ancora disponibile lo spegnimento a tempo e nessu­no dei due si alzava per spe­gnerla).

Trascorsi circa due anni, prima io e poi Paolo fummo trasferiti rispettivamente al 7° Rgt. a. camp. e al 13° Rgt. di stanza a L'Aquila.

Le nostre strade si incontrarono nuovamente a Roma, quali Uf­ficiali del Servizio Tecnico Chimico Fisico, avendo fre­quentato Paolo il 3° corso tecni­ co ed io il 4° e cosi ho potuto godere dell'amicizia di un vero Signore, un Ufficiale attaccato alle Istituzioni, rispettoso ma mai servile, e nuovamente ap­prezzare le sue argute freddure e la sua eccezionale memoria di nomi, luoghi, avvenimenti di servizio e personali che ci han­no legato.

             Brig .Gen. Mario D' Amore

 

(da NVS 2-3-4/2013 pag.17)