Giulio Pirocco
Brig.Gen. Giulio Pirocco

Il 2019 è stato un triste anno per il Consiglio Direttivo nazionale dell'A.N.U.T.E.I. che ha perduto in poco tempo due suoi valenti membri. Il Big.Gen.ing Giulio Pirocco, nato in provincia di Pescara il 23 luglio del 1950, è stato il più giovane dei due.

Era uno di noi, un "Berrettino", espres­sione con cui i nostri colleghi delle Armi alla Scuola di Applicazione d'Ar­ma di Torino definivano gli studenti di ingegneria (Corsi PBI e PQI) per rimarcare  la nostra  diversità,  di cui noi, invece,  andavamo fieri ed orgogliosi.

Finiti gli studi superiori e gli esami del biennio di Ingegneria, il Gen. Giulio Pirocco iniziò la sua carriera militare nell'Esercito, dove, nominato Sottote­nente, venne ammesso a continuare gli studi presso il Politecnico di Torino, fino al conseguimento della laurea in Ingegneria Meccanica nel 1979 e del master di specializzazione in Motoriz­zazione.

Dopo aver frequentato in Canada un corso N.A.T.O. di perfezionamento su simulatori di volo, venne impiegato come ingegnere specialista tecnico di elicotteri presso il 4° R.R .A.L.E . (Repar­to Riparazioni dell'Aviazione Leggera dell'Esercito) a Viterbo.

Questa prima fase della sua carriera si concluse nel 1988 allorché venne trasfe­rito a Torino presso la caserma "Carlo Arnione " di piazza Rivoli, sede del C.A.A.R. (Centro Approvvigionamento Autoveicoli e Ricambi), attuale Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terre­stri. Qui esplicò la sua professionalità fino al Grado di Colonnello ricoprendo l'incarico di Vice Direttore.

Gli ultimi anni del suo iter professio­nale da Ufficiale Ingegnere li concluse come docente e responsabile dei corsi per i futuri ufficiali del Corpo degli Ingegneri, in quella stessa Scuola di Applicazione, ormai divenuta Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito, che lo aveva visto giovane studente.

Dopo il congedo, avvenuto nel 2010 per limiti di età, col grado di Brigadier Generale, Giulio Pirocco continuò a dimostrare il suo attaccamento all'Esercito ed al Corpo col fornire la sua opera nell' A.N.U.T.E.I. come membro del Consiglio Direttivo Nazionale, anche se la sua malattia non gli permise di forni­re quel contributo che avrebbe voluto. Infine, ricordiamo che come Ingegnere ricoprì anche numerosi incarichi in organizzazioni civili tra cui quelli di Segretario, Tesoriere e Consigliere dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino; membro in numerose Commissioni della Protezione Civile e consulente tecnico presso vari Tribunali Civili e Penali di Torino e del Piemonte in qualità di iscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice .

Il figlio e la moglie lo ricordano come padre e marito esemplare, ma lo ricor­diamo anche noi Ufficiali Ingegneri provenienti dai corsi PBI e PQI, per quello Spirito di Corpo e quel cameratismo che ci viene dall'aver fatto gli stessi studi, nelle stesse Scuole, negli stessi anni e nell'aver condiviso, seppur in settori molto diversi, gli stessi sentimenti di affetto, lo stesso senso di responsabilità e le stesse ansie verso la nostra Forza Armata.

Giulio, non ti scorderemo!

(da TCV n.1-2/2020 pag. 52)