Sabato 11 ottobre, presso la sede del locale Gruppo Alpini di Bruno – Sezione di Asti, è stato presentato il libro “Francesco Faà di Bruno. Vita militare di un beato (1825-1888)”, frutto di una meticolosa ricerca storica condotta in numerosi archivi militari e civili italiani. Gli autori, il Generale Claudio Ciaralli – Presidente dell'Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell'Esercito – e il Professor Mario Cecchetto del Centro Studi Francesco Faà di Bruno, ricostruiscono con rigore la carriera militare del Beato, ufficiale topografo del Corpo dello Stato Maggiore, attivo durante la Prima guerra d’indipendenza italiana, e ne raccontano la successiva missione in Francia, fino alle dimissioni dall’esercito.
Il Generale Ciaralli, giunto per l’occasione da Roma, ha presentato l’opera davanti a un pubblico numeroso e attento. A introdurre il suo intervento è stato il Generale Fulvio Maria Vitale, che ha illustrato le finalità e i compiti del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito, erede in parte delle tradizioni militari del Corpo di Faà di Bruno.

Il Sindaco di Bruno ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, commentando: "Un sentito grazie al Generale Ciaralli, al Generale Vitale, a Valeria Spigariol del Centro Studi Faà di Bruno e a tutti i numerosissimi partecipanti! Un ringraziamento particolare anche al nostro Gruppo Alpini per l’organizzazione e per aver offerto un ottimo rinfresco! È stato davvero interessante approfondire la parte militare della vita del nostro Beato Francesco Faà di Bruno, forse la meno conosciuta al grande pubblico”.

L’evento ha suscitato una partecipazione calorosa e sentita da parte della comunità, testimoniando l’affetto e l’interesse ancora vivi nei confronti di una figura che ha segnato profondamente la storia locale e nazionale, non solo come uomo di fede, ma anche come ufficiale e studioso. Al termine dell’evento a tutti i presenti è stata donata una copia del libro e di una precedente pubblicazione sull’argomento, sempre degli stessi autori “Il Capitano Faà di Bruno e il Progetto di un Blocco di Peschiera”.
La serata si è conclusa con un rinfresco offerto dal Gruppo Alpini, che ha contribuito a creare un clima conviviale e partecipato, suggellando un momento di cultura, memoria e identità condivisa.