Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell'Esercito Italiano
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Il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito Italiano - video

(da Youtube)

Il ruolo del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano. Attraverso innovazione costante e impegno quotidiano, lavorano per garantire la sicurezza e l’efficienza delle operazioni militari.

00:00 Ingegneria Meccanica, delle Telecomunicazioni, Elettronica

04:36 Ingegneria delle Telecomunicazioni

07:43 Ingegneria Meccanica, Elettronica

09:43 Chimica, Fisica, Biologia, Ingegneria Chimica, Ambientale

14:34 Ingegneria delle Telecomunicazioni

15:45 Ingegneria Meccanica

16:57 Architettura, Ingegneria Civile

18:33 Ingegneria Elettronica

20:19 Chimica, Biologia

22:18 Ingegneria Elettronica, Informatica

Pubblicato: 01 Febbraio 2025

Incontro "Sinergie tra le imprese del territorio e il Ministero della Difesa"

Pubblicato: 12 Marzo 2024
  • Cybersicurezza
  • Confindustria

Audizione del Capo del Corpo Ten. Gen. Angelo GERVASIO presso la Commissione Difesa sul tema della Difesa Cibernetica

Audizione del 29 feb 2024

Questa mattina alle ore 8.30, la Commissione Difesa della Camera dei Deputati, in merito all'"indagine conoscitiva sulla difesa cibernetica: nuovi profili e criticità", ha svolto l'audizione del direttore della Direzione informatica, telematica e tecnologie avanzate (TELEDIFE) del Ministero della Difesa, Ten. Gen. ing. Angelo Gervasio.

Video dell'evento

 

Pubblicato: 29 Febbraio 2024

Storia del Corpo Ingegneri

Ufficiale del Reale Corpo degli Ingegneri (1775)

 

Origini

Il ruolo degli Ingegneri dell'Esercito ha origini molto lontane. Si deve risalire, infatti, al 4 luglio 1752, quando Sua Maestà Re Carlo Emanuele III dichiara che "...gli Ingegneri Militari debbano considerarsi per un corpo militare..."

(approfondimenti: le origini)

Storia recente

Il Corpo degli Ingegneri trae origine dai Servizi Tecnici delle diverse Armi, formati a partire dal 1910 per l'Arma di Artiglieria, nel 1930 per il Servizio della Motorizzazione e nel 1960 il Servizio Tecnico Chimico Fisico, del Genio, Geografico, e delle Trasmissioni.

(approfondimenti: i Servizi Tecnici)

La legge 20 settembre 1980 istituisce il ruolo del Corpo Tecnico nel quale sono riuniti i ruoli dei singoli Servizi Tecnici quindi, con circolare SME del 1981, si forma il Corpo Tecnico dell'Esercito i cui ufficiali svolgono la loro attività nei settori ricerca e sviluppo, revisione e mantenimento dei materiali in servizio, formazione ed aggiornamento professionale del personale tecnico civile e militare ed inoltre prendono parte a gruppi di lavoro in Italia e all'estero.

(approfondimenti: il Corpo Tecnico)

Il 1° gennaio 1998 (DL n° 490 del 30 dicembre 1997) il ruolo del Corpo Tecnico assume la denominazione di ruolo normale del corpo degli Ingegneri dell'Esercito.​

(approfondimenti: il Corpo degli Ingegneri)

Festa

Il 9 ottobre, anniversario dell'unificazione dei Servizi Tecnici dell'Esercito (9 ottobre 1980).

Patrono

Beato Francesco Faà di Bruno (ricorrenza 25 settembre).

Onorificenze

Il 21 novembre 2022 il Corpo degli Ingegneri è stato insignito della Croce d'Oro al Merito dell'Esercito.

I Capi del Corpo

Dal 1910 a oggi si sono succeduti a capo dei Servizi Tecnici e dei Corpi (Tecnico e Ingegneri) numerosi Ufficiali Generali che, con le loro opere e il loro ingegno, hanno dato lustro alla Forza Armata, fulgidi esempi di amor patrio ed estrema competenza tecnica. In questo articolo un riepilogo dei loro nomi.

Pubblicato: 06 Dicembre 2023

Arruolamento e formazione

ULTIME NOTIZIE

Pubblicato il Bando del concorso, per titoli ed esami, per la nomina di 18 tenenti laureati in Ingegneria e altre lauree scientifiche (scade il 23/10/2025).

In particolare:

  • n.2 posti per laureati in ingegneria informatica (LM-32), informatica (LM-18), sicurezza informatica (LM-66)
  • n.3 posti per laureati in ingegneria meccanica (LM-33)
  • n.3 posti per laureati in ingegneria civile (LM-23), ingegneria edile (LM-24), architettura/ingegneria edile/architettura (LM-4) con abilitazione all’esercizio della professione
  • n.1 posto per laureati in ingegneria dell’ambiente e del territorio (LM-35) con abilitazione all’esercizio della professione
  • n.1 posto per laureati in ingegneria aeronautica (LM-20), aerospaziale e astronautica (LM-20)
  • n.2 posti per laureati in scienze chimiche (LM-54), ingegneria chimica (LM-22)
  • n.1 posto per laureati in ingegneria nucleare (LM-30)
  • n.1 posto per laureati in biologia (LM-6)
  • n.1 posto per laureati in fisica (LM-17)
  • n.1 posto per laureati in scienze e tecnologie geologiche (LM-74)
  • n.2 posti per laureati in ingegneria biomedica (LM-21)

ARRUOLAMENTO

Il Corpo degli Ingegneri è costituito esclusivamente da Ufficiali in possesso di laurea.

L'arruolamento nel Corpo degli Ingegneri dell'Esercito, attualmente, può avvenire in 3 modi:

Forma di arruolamento Tipo concorso Requisito di ammissione Status Grado Note
Accademia Militare di Modena e Scuola di Applicazione di Torino Ammissione ai Corsi regolari dell'Accademia di Modena Diploma di Scuola Secondaria di II grado Ufficiale in Servizio Permanente Effettivo, Ruolo Normale Allievo a Modena, Sottotenente a Torino, Tenente al conseguimento della Laurea presso il Politecnico di Torino Gli allievi seguono un piano di studi conforme ai vari indirizzi di laurea delle facoltà di ingegneria: elettronica, delle telecomunicazioni, informatica, meccanica e civile/edile
Corcorso a Nomina Diretta Ufficiali in Servizio Permanente Effettivo (SPE) Nomina Diretta Laurea in Ingegneria o altre discipline scientifiche (vds. Bando) max 32 anni Ufficiale in Servizio Permanente Effettivo, Ruolo Normale Tenente  
Concorso per Ufficiali a Ferma Prefissata (UFP) Nomina Diretta con ferma prefissata Laurea in Ingegneria o altre discipline scientifiche (vds. Bando) max 38 anni Ufficiale Ausiliario del Ruolo Normale Tenente Il periodo della ferma è di 30 mesi (incluso il periodo formativo a Modena di 12 settimane)

 

FORMAZIONE

A seconda della forma di arruolamento, la prima fase della formazione viene adattata alle specifiche esigenze della Forza Armata e alle specializzazioni ottenute nel corso degli studi universitari. Di norma tutti gli Ufficiali del Corpo in servizio permanente, oltre alla laurea, conseguono almeno un master di II livello presso le Università convenzionate.

PILLOLE DI STORIA DELL'ARRUOLAMENTO DEGLI UFFICIALI DEL CORPO

 [Nota della Redazione: le notizie sotto riportate sono soltanto frutto dei ricordi degli "anziani" del Corpo. Quando sarà reperita la documentazione probante (decreti) ne verranno riportati i corretti riferimenti].

Dalla ricostituzione dell' Esercito, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, gli Ufficiali dei vari Servizi Tecnici venivano normalmente reclutati da quelli in servizio permanente effettivo che avevano frequentato l'Accademia e la Scuola di Applicazione e che erano particolarmente disposti alla formazione scientifica. Dovevano  superare gli esami previsti dal bando di Concorso (erano gli esami del biennio di Ingegneria) per l'Ammissione al Corso Superiore Tecnico biennale. Una volta ammessi e dopo aver superato il Corso, con esito positivo degli esami, transitavano, se Capitani, nel Servizio Tecnico scelto.

Successivamente, fino al 1980, il reclutamento degli Ufficiali dei Servizi Tecnici avveniva attraverso due concorsi. Il primo prendeva giovani studenti di ingegneria che avessero almeno superato il biennio di ingegneria meccanica o elettronica (PBI, Provenienti Biennio Ingegneria).  Il secondo prendeva studenti di ingegneria o degli  altri corsi di laurea necessari (biologia, chimica, fisica,  matematica) che avessero almeno superato gli esami del 4° anno (PQI, Provenienti Quadriennio Ingegneria).  I PBI venivano inquadrati come sottotenenti di artiglieria, del genio e delle trasmissioni e frequentavano il primo anno della Scuola di applicazione insieme con i corsi regolari, l'anno successivo passavano con il corso dei Servizi Tecnici e terminavano gli studi al Politecnico di Torino.  I PQI venivano invece inquadrati come Tenenti e seguivano la stessa trafila.

Nel 1980 venne costituito il Corpo Tecnico dell'Esercito e nel 1981 venne bandito il primo concorso per Ufficiali del Corpo Tecnico provenienti dal biennio di ingegneria che mantenne la numerazione esistente (14° PBI).  Gli Ufficiali a nomina diretta venivano immediatamente inquadrati come sottotenenti del Corpo Tecnico assumendo anche la nuova matricola e avviati immediatamente al Politecnico di Torino per la frequenza dei corsi regolari di ingegneria.

Per i laureati a nomina diretta invece ci fu una pausa.  Non piu' PQI ma PGL (Provenienti Giovani Laureati) inquadrati come Tenenti del Corpo Tecnico e inseriti in un corso di formazione militare denominato Corso Tecnico Applicativo (CTA) insieme ai PBI nel che nel frattempo avevano terminato l'iter universitario. I corsi PGL presero una nuova numerazione.

L'ultimo Corso PBI (30°) è entrato alla Scuola di Applicazione nel 1997. Da allora i concorsi PBI sono stati soppressi. In sostituzione, l'arruolamento degli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri nel grado di sottotenente e' previsto dall'Accademia e i giovani diplomati sono inquadrati nel relativo corso di appartenenza.

I concorsi a nomina diretta per Giovani Laureati (PGL), in servizio permanente effettivo, continuano ad essere indetti. Vengono indetti anche i concorsi per i cosiddetti AUFP (Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata), con cui vengono selezionati giovani laureati, assunti come Tenenti con una ferma triennale.

Infine bisogna ricordare che fino al 2005 esisteva l'arruolamento degli Ufficiali di Complemento che rimanevano in servizio per 15 mesi come sottotenenti. Questo arruolamento e' terminato con la fine della leva ed e' stato sostituito con gli AUFP.

Pubblicato: 06 Dicembre 2023
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