Camillo Caprio
Gen. Isp. Camillo CAPRIO

di Alberto Manganoni

Un gravissimo lutto ha colpito la nostra Associazione con la scomparsa, il 5 gennaio 2001, del Generale Ispettore (c.a.) ingegnere e dottore in chimica Camillo CAPRIO, socio fondatore ed animatore dell' A.N.U.T.E.I., di cui ha ricoperto fino al 1996 la carica di Presidente Nazionale e poi, dopo le Sue volontarie dimissioni per lasciar spazio a più fresche energie, acclamato all'unanimità Presidente Nazionale Onorario.

Nato a CAPOSELE, grosso borgo in provincia di AVELLINO, da agiata famiglia, il 23 marzo 1907 dopo aver superato brillantemente gli studi liceali ed i primi anni del corso d' ingegneria, vinceva il concorso per la nomina a sottotenente di artiglieria, frequentando i regolari corsi della prestigiosa Scuola d'applicazione di Artiglieria e Genio in TORINO. Promosso tenente nell'arma, prestava servizio presso il 3° Reggimento Pesante Campale e presso la Scuola Allievi Sottufficiali di NOCERA INFERIORE riportandone le migliori qualifiche e completando anche contemporaneamente il corso di laurea in ingegneria.

Vinto il concorso fra i giovani ufficiali dell'arma per sei posti nel ruolo del Servizio Tecnico d' Artiglieria, frequentava il relativo corso di specializzazione, conseguendo anche la laurea in chimica. Promosso capitano del Servizio Tecnico Armi e Munizioni nel 1935, veniva destinato al Polverificio del R. Esercito di FONTANA LIRI dove, ricoprendo la carica di Capo sezione "lavorazioni chimiche e meccaniche', affinava la sua esperienza nel particolare campo della esplosivistica, affrontando e risolvendo pesanti problemi organizzativi e tecnologici.

Chiamato con la promozione al grado di "maggiore" nel '40 alla prestigiosa Direzione Superiore del Servizio Tecnico Armi e Munizioni in Roma, vi ricopriva le cariche di "Capo sezione nuovi impianti" e successivamente "Capo della sezione esplosivi" dell'Ufficio "Studi ed Esperienze". Svolgendo un intenso lavoro giunse in breve tempo alla realizzazione di importanti ritrovati per la fabbricazione di esplosivi autarchici, utilizzanti cioè materie prime di produzione esclusivamente nazionale, realizzazioni che in periodo postbellico hanno riscosso sotto il profilo tecnico l'ammirazione di esperti stranieri. Ricordiamo al riguardo, fra i tanti, i proiettili a "carica cava", gli esplosivi di scoppio denominati PENTRITE e T4, altri di lancio, ricavando le cellulose necessarie da normali canne di palude in sostituzione del cotone. Tale apporto di studi e di applicazioni pratiche aveva un giusto riconoscimento con la promozione per "meriti speciali" al grado di Tenente Colonnello il 1 gennaio del '42.

Superate con serenità ed integerrima dignità morale le difficolta postarmistiziali, e decorato con la Croce di Guerra al V.M., riprese servizio dapprima come rappresentante dell'Esercito Italiano presso la Commissione Interalleata per la Valutazione dei Danni di Guerra subiti dall'industria nazionale e poi come Capo Ufficio Munizioni ed Esplosivi del Reparto S.Te.A. dell'Ispettorato d'Artiglieria. Svolgeva contemporaneamente le funzioni di docente di esplosivi, già iniziata prima della guerra nei Corsi Superiori Tecnici di formazione degli ufficiali aspiranti ad entrare nel Servizio Tecnico.

Nel 1951 assumeva la direzione del Polverificio di FONTANA LIRI, pilotandone la ricostruzione dopo la pressoché totale distruzione bellica riportandolo a piena efficienza ed a grande produttività; da ricordare al riguardo all'inclusione nello stabilimento di una centrale idroelettrica sfruttante le acque del LIRI, con fornitura di energia anche alla popolazione del borgo, sorto attorno allo stabilimento.

Promosso colonnello, mantenne la Direzione dello Stabilimento, riscotendo ampi riconoscimenti di merito per i risultati raggiunti, fino alla promozione, nel '63, a maggior generale.

Con tale grado, divenne successivamente Capo del Reparto Regolamenti e Controllo Lavorazioni della Direzione de! Servizio Tecnico Artiglieria, Vice Direttore Generale della D.G. Armi, Armamenti e Munizioni del Ministero della Difesa, ed infine Direttore Centrale degli Allestimenti della Difesa (ALLESDIFE = incarico interforze).

Veniva promosso nel '69, Tenente Generale, Capo del Servizio Tecnico d' Artiglieria, carica che conservava fino al '72, anno del suo collocamento in ausiliaria, decorato della Medaglia Mauriziana per anzianità di servizio e delle insegne di grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della R.I.

In parallelo con le sue attività tecnico - direzionali, Camillo CAPRIO ne sosteneva altre a carattere didattico quale quella, già ricordata, di docente di 'Esplosivi' ai Corsi Superiori Tecnici, e per analoghe materie, ad altri corsi di specializzazione per ufficiali d'arma.

Egli ha anche ricoperto incarichi di rilievo in ambito NATO, quale rappresentante italiano nel Gruppo Esperti Esplosivi e Propellenti e Capo di analogo gruppo nel Comitato di Collaborazione Tecnica italo - britannico.

Pure intensa e stata la sua attività scientifica con la pubblicazione di CHIMICA E FABBRICAZIONE ESPLOSIVI, testo molto apprezzato anche in campo internazionale, e di numerosi articoli su riviste tecniche e militari.

Nella posizione in quiescenza, è stato nominato rappresentante del Ministero della Difesa nella Commissione Consultiva per le Sostanze Esplosive ed lncendiare del Ministero degli lnterni, svolgendovi preziosa opera di consulenza a tutela della pubblica incolumità, opera che ha avuto un ulteriore riconoscimento negli ultimi anni venendo nominato dallo stesso Ministero degli Interni proprio consulente in seno a tale commissione, incarico praticamente tenuto fino alla Sua morte. Nel Suo studio sono state trovate pratiche di attuale trattazione, resa possibile da una mente lucidissima, aperta ai problemi del presente ed anche a quelli del futuro, sorretta da un'ottima salute: una vecchiaia davvero "verde".

Forti di un simile "curriculum vitae", possiamo affermare essere stato Camillo CAPRIO un esperto, teorico e pratico, di impareggiabile valore in un campo tecnologico di grande interesse ma di cui si va inesorabilmente perdendo una specifica conoscenza.

Accanto o, meglio, sopra, a tali qualità di carattere tecnico - professionale, si devono ricordare di Camillo CAPRIO le qualità umane che Lo hanno fatto MAESTRO di vita e di comportamento per quanti, come chi scrive, Lo ebbero insegnante e superiore.

Qualità umane dimostrate anche nelle cure della famiglia, allietata da tre figlioli, che Lo hanno amorevolmente assistito specie dopo la prematura scomparsa dell'amata consorte; e a loro va ii nostro commosso ricordo.

Qualità umane, aggiungiamo ancora, che Lo hanno guidato nella costituzione di questa nostra Associazione, la A.N.U.T.E.I., da Lui fortemente voluta ed ispirata per rafforzare lo spirito di corpo degli ufficiali tecnici del nostro esercito, tutelarne gli interessi morali e materiali, in una con quelli della Forza Armata, al servizio della Patria.

L' A.N.U.T.E.I. s’inchina reverente davanti alla nobile figura del suo primo Presidente, augurandosi di poterne seguire gli insegnamenti e di tramandarne la memoria di Uomo, di Cittadino, di Tecnico e di Soldato d’Italia.

(da NVS - 1/2001 - pag.26)