Valentino Romano
Gen. Isp. Valentino Romano

di Claudio Ciaralli

Il giorno 25 novembre 2022 si è spento a Roma all'età di 101 anni il Generale Ispettore Valentino Romano. I funerali si sono svolti nella sua parrocchia di San Tommaso Moro. Era presente una rappresentanza per gli onori militare composta da un Ufficiale superiore, un sottufficiale e 8 Granatieri con tromba e il labaro dell'ANUTEI . Alle esequie ha partecipato il Direttore della DAT, Ten. Gen. Paolo Giovannini, che ha ricordato la figura del Gen. Romano partendo da alcuni suoi ricordi personali. Tra i presenti anche l'On. Antonio Tajani, Ministro degli affari esteri e Vicepresidente del Consiglio dei ministri, amico della famiglia.

Incontrai, un'ultima volta, il Gen. Romano in occasione del suo centesimo comple­ anno il 20 maggio 2021 nella sua casa insieme all'allora Capo del Corpo, Gen. Gio­vannini. Era lucido, tranquil­lo e ancora autonomo, ma il peso degli anni si sono fatti in seguito sentire, anche forse a causa di una caduta da cui sembrava essersi  rista­bilito.

Con lui scompare l'ultimo Ufficiale del Corpo degli In­ gegneri dell'Esercito che ha combattuto durante la Se­conda Guerra Mondiale ed ha sofferto la prigionia nei lager tedeschi come l.M.I. (Internato Militare Italiano) dopo l'8 settembre 1943.

Come ebbi modo di dire in al­tra occasione su questa rivi­sta, a causa della differenza d'età e avendo avuto incarichi di impiego a livelli non comparabili, non ho avuto modo di lavorare alle sue di­rette dipendenze, anche se ho avuto occasione di conoscerlo in quanto Capo del nostro Corpo e di apprezzare la sua capacità di insegnante universitario.

Colgo l'occasione di queste poche righe per rendere onore al Soldato, al Professore, al Tecnico, al Comandante e all'Uomo, ricordando le parole che il Beato Fran­cesco Faà di Bruno riserva al soldato cristiano quale fu anche il Generale Valentino Romano: "Bella ed onorata quant'altra mai e forse su­periore ad ogni altra carriera del secolo è la tua, o Soldato, perché professione di sacrificio per la difesa della Patria in pericolo e per la tutela del debole ingiustamente ag­gredito. Ma quanto nobile e grande, altrettanto è seria e delicata missione. ... Mal si affida la spada a chi non è prode di cuore, né insieme prudente e saggio di mente" .

Un saluto reverente, Coman­dante!

 

Breve biografia

Il Gen. Valentino Romano, classe 1921, proveniente dal Distretto Militare di Asmara (Eritrea), iniziò la carriera militare nel no­vembre del 1939 in Tori­no come allievo Ufficiale della Regia Accademia di Artiglieria e Genio, dove, il 12 maggio 1941, in piena guerra, fu nominato Sotto Tenente di artiglieria. A domanda chiese di essere assegnato ad un reparto dislocato in Africa Setten­trionale, ma, per sopravve­ nute esigenze operative, il suo trasferimento fu bloc­cato. Più tardi partecipò, con il 133° rgt. art. della Divisione corazzata "Litto­rio", allo sfortunato sforzo di difesa della Sicilia.

Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, fu cattu­rato dai Tedeschi, tradot­to in Polonia, a Dblin, e successivamente  in altri lager polacchi ove rimase per circa due anni. Nell'ultimo periodo di prigionia fu anche obbligato per tre mesi ai lavori forzati in Germania, ad Altòna, da dove fu poi rimpatriato. Ripreso il servizio, fu assegnato come capitano alla Scuola di Artiglieria di Brac­ciano, dove si distinse come insegnante. In quella sede, dove si era trasferito con la moglie Maria Luisa Russo, nacque il suo primo figlio.

All'inizio degli anni cinquanta, superato il concorso di ammissione e dopo aver frequentato i necessari corsi di studio, transitò nel Servizio Tecnico della Motorizzazione. Tra i vari incarichi ricoperti lo ricordiamo Vicedirettore dell'Officina Automezzi Riparazioni Esercito (O.A.R.E.) di Bologna e poi, nel grado di Colonnello, dal 1966 al 1969, Direttore del Centro Studi ed Esperienze della Motorizzazione (C.S.E.M.) in Roma. Da Maggior Generale (grado equivalente a quello attuale di Brigadier Generale) fu a capo del 1° Reparto della Direzione Generale della Motorizzazione e dei Com­bustibili (MOTORDIFE) del Ministero della Difesa e da Tenente Generale (grado equivalente a quello at­tuale di Maggior Generale) assunse la carica di Capo del Servizio Tecnico della Motorizzazione.

Insieme ad altri Generali Capi dei preesistenti Servizi Tecnici, di artiglieria, chi­mico-fisico, del genio, delle trasmissioni e geografico, partecipò attivamente per alcuni anni alla lunga fase preparatoria che precedet­te l'istituzione del Corpo Tecnico  unificato.

Il primo Capo del Corpo Tecnico, il Gen. lsp. Nicola Cruciali, tenne la nuova carica per circa un anno dal 1° gennaio 1981 al 7 marzo 1982, quando il Gen. Romano ne prese il posto continuando a fornire, per oltre quattro anni nel gra­do vertice di Gen. lsp. del Corpo Tecnico, un continuo ed eccezionale impulso alle attività di competenza del nuovo Organismo tecnico. Furono anni di grande lavoro e di grandi soddi­sfazioni, frutto delle grosse trasformazioni che l'Eserci­to stava vivendo sulla scia dei grandi progetti di rinnovamento tecnico, appena avviati in quegli anni. Il 21 maggio 1986 il Gen. Valen­ tino Romano lasciò il ser­vizio per raggiunto limite di età, come previsto dalle leggi in vigore.

Abilitato alla professione di ingegnere, il Generale Romano è stato per oltre un trentennio docente di:

- "Trazione meccanica" presso il C.S.E.M.;

- "Locomozione Fuori strada", materia di cui era appassionato cultore, presso il Politecnico di Torino.

Nello stesso periodo fu anche autore di due testi universitari che accompagnarono i suoi insegnamenti:

- "Lezioni di Trazione Meccanica", Edizioni Bardi, Roma 1972;

- "Locomozione Fuori strada", Edizioni Pitagora, Bologna 1987.

Egli ha prodotto inoltre un notevole numero di interessanti articoli scientifici, pubblicati su riviste di settore, sia nazionali sia internazionali anche con scienziati di notevole livello, come:

- il prof. Mieczislaw G. Bekker, esperto a livello mondiale di locomozione fuori strada e progettista del primo LRV (Lunar Roving Vehjicle) in grado di viaggiare sul suolo lunare;

- il prof. Masanori Kitano, docente presso la National Defense Academy di Yokosuka (Giappone), con il quale instaurò un fruttuoso rapporto di collaborazione tecnica e di studio.

E' doveroso ricordare anche che, nel passaggio dal grado di maggiore a quello di tenente colonnello era obbligatorio, nell'ambito dei Servizi Tecnici, realizzare un progetto di interesse tecnico-militare, che doveva essere valutato ai fini della carriera dell'ufficiale. Il Generale Romano presentò un progetto per realizzare le piste e le rampe di prova veicoli del Centro Tecnico di Passo Corese nel comune di Montelibretti, sede distaccata dell'allora Centro Studi della Motorizzazione di Roma- Viale Pinturicchio (oggi il Centro è denominato Polifunizonale di Sperimentazione dell'Esercito - CEPOLISPE). Lo studio dell'allora Maggiore Romano si ispirò al Campo Prove di Aberdeen Proving Ground dell'US Army, ovviamente adattando il progetto alle diverse condizioni del terreno di Passo Corese, ma mantenendo gli stessi di riproducibilità e ripetibilità necessari per una corretta gestione delle prove tecniche di omologazione per veicoli militari in "fuori-strada". Il progetto fu accolto con successo e realizzato con grande soddisfazione negli anni seguenti.

(da NVS-TCV n.1/2023 pag.55)